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Mama Africa 2007
mini doc riassuntivo dell'evento "Mama Africa 2007" Cravilla di Mulazzo. autore alaxsa email alaxsa@autistici.org citta' data 08/10/2007
nome del file ngv_ig_it_20070724_mama_africa_2007.avi
durata 00:18:48 (hh:mm:ss) cd 126 grandezza 195.72 Mb lingua mime type () mini doc riassuntuvo dell'evento "Mama Africa 2007" Cravilla di Mulazzo
Nel suggestivo scenario di Cravilla si è appena conclusa la “kermesse” musicale che, dopo l’edizione di prova del 2006, ha trovato quest’anno una sua più completa articolazione. L’idea di Mama Africa, portata avanti con determinazione da Maurizio e la consulenza tecnico – musicale di Cico/Monica, doveva stimolare la conoscenza di culture artistiche e gastronomiche tanto lontane da noi ma pur comuni essendo anche le nostre originate in Africa. Già la prima edizione in sordina ci aveva fatto entrare in contatto con un mondo di giovani innamorati ed entusiasti di questa cultura musicale che riesce a toccare a tal punto la sensibilità di questi ragazzi da condizionarne profondamente e positivamente il loro modo di rapportarsi fra loro e con gli altri. E’ sembrato di ritornare al tempo dei “figli dei fiori” tanto era la freschezza del loro entusiasmo solo che trent’anni fa l’elemento aggregante era la droga mentre nel nostro caso sono la musica e la danza (non ballo … danza). Devo confessare che i ritmi ossessivi, ripetuti all’infinito dalle 9 del mattino alle 7 di sera per i cinque giorni dei corsi, avrebbero potuto portare a gesti inconsulti pur di farli cessare, ma oggi, che finalmente si è in silenzio, devo ammettere che ne avverto la mancanza . Già alla prima edizione Mama Africa aveva preso la connotazione di raduno degli associati e simpatizzanti del sito DJEMBE.IT che organizza degli “stage” con corsi a diversi livelli di danza, percussioni e balafon. Ha molto colpito la spontaneità ed educazione dei circa 200 campeggiatori che costituiva il mondo degli “stagisti” (lo scorso anno un centinaio) che non lasciano traccia della loro permanenza e che ormai considerano Cravilla un appuntamento fisso ed irrinunciabile risultando forse il migliore dei 3-4 raduni annuali. Abbiamo distribuito dei questionari per raccogliere commenti e suggerimenti ed abbiamo ottenuto ben 70 riscontri poco utilizzabili in quanto, a parte lamentare la mancanza d’acqua, riportavano solo entusiastiche approvazioni ma quello che più ha impressionato è che, visitando il loro sito, si scopre un fitto scambio di commenti fra gli associati la cui essenza è rappresentata dalle considerazioni di un ragazzo di Gualdo Tadino : … purtroppo manca ancora un anno al Mama Africa 2008…ed un altro di Bologna : … la carica di Mama Africa mi accompagnerà per tutta l’estate. Pontremoli, Cravilla di Mulazzo, Groppoli… 5 giorni di paura, indimenticabili… oltre la danza e le percussioni.. i bellissimi concerti … il fiume .. la gente favolosa. Non male come promozione tanto che è opinione diffusa che, nel caso si riuscisse ad avere l’edizione 2008 , si assisterà ad una gioiosa invasione. Questa “kermesse” è stata anche gastronomica ed ha fatto scoprire diverse specialità di varie parti dell’Africa con il “best seller” rappresentato dal Mafè, un delizioso stufato di manzo al burro di arachide del Senegal. Continuo a non usare il termine sagra non per snobbismo ma perché esiste una differenza enorme in quanto alla sagra si va per mangiare, ballare e divertirsi senza sorprese perché si conosce già tutto a questa “kermesse” ci si diverte stando insieme e scoprendo le numerose sorprese musicali e gastronomiche. Grazie quindi ai gruppi musicali (favolosi IPERCUSSONICI incredibile amalgama di forti tonalità sicule con sonorità ritmate africane), al DJ che sapientemente selezionava le musiche rimanendo nel tema ma coinvolgendo sempre più gente in pista da ballo . Cosa dire di più quindi… Mama Africa dopo un’edizione e mezza è diventata una realtà che ci ha permesso di scoprire e riscoprire molte cose : - che il mondo festoso ed utopico dei “figli dei fiori” per fortuna esiste ancora ed ai giovani non si possono togliere anche i sogni per sostituirli con i consumi - che stare insieme è ancora un piacere e che solo questo spirito può contrastare l’egoismo dominante - che i Lunigianesi , con la solita e dovuta circospezione, hanno cominciato ad avvicinarsi a questo mondo di… diversi - che nei boschi e borghi della Lunigiana, per 5 giorni sono risuonati festosi, ed in fondo non fastidiosi, tam tam - che centinaia e centinaia di giovani lunigianesi (pochissimi i pontremolesi) hanno fatto festa con gli inusuali ritmi proposti dagli artisti che si sono esibiti - che le istituzioni hanno dato il loro supporto con entusiasmo; ringraziamo il sindaco di Mulazzo , la Provincia, la Comunità Montana nelle figure del Presidente e Vice-presidente el’ARCI Carrara-Lunigiana che con la sua sapiente rete di relazioni ha potuto permettere al minuscolo ARCI-Torrano di portare avanti questo suo ambizioso progetto - che i sindaci della Lunigiana sono intervenuti numerosi a supporto dell’alto contenuto culturale dell’avvenimento offrendosi di ospitare la prossima edizione - che stridente è risultata la latitanza di Pontremoli (caro Gussoni è inutile parlare di isolamento quando questo è un carattere genetico) PS Recita il dizionario Devoto-Oli : Cultura – A) Sintesi armonica delle cognizioni di una persona con la sua sensibilità e le sue esperienze B) Il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici o alle condizioni ambientali. Io aggiungo : cultura è soprattutto voglia di conoscere. Non sarebbe il caso che prima di assegnare posti e/o prebende si consultasse almeno il dizionario ? Enzo Foglianisi - Pontremoli
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