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GLOSSARIO
CODEC Codec significa codificatore/decodificatore. In pratica si tratta di un pezzo di software o di un driver che aggiunge al sistema operativo un supporto per determinati formati audio/video. Con il codec installato, il sistema operativo riconosce il formato in cui e' stato compresso il materiale e permette quindi di lanciare il file audio/video (decodifica) e, se esiste un software di encoding, anche di cambiare il formato del file audio/video (codifica). Windows per esempio installa automaticamente come parte del s.o. la maggior parte dei codec utilizzati per le compressioni, ma vi sono codec che non sono inclusi anche se sono largamente utilizzati in rete: DivX, MPEG-2, XviD e per i s.o. più vecchi anche MPEG-1 FRAMERATE (fps) Il framerate definisce quante immagini (frames) contiene un secondo di file video ed è una delle misure dalla grandezza del file video. L'occhio umano non percepisce scatti tra un frame e l'altro a 25 fps: l'immagine risulta fluida. Più si scende nel framerate (si ha cioè un numero minore di frames al secomdo), più l'occhio rischia di accorgersi dei cambi tra un fotogramma e l'altro, limmagine risulta a scatti. Video (interlacciato): pal = 25 fps ntsc = 29.97 fps pellicola (non interlacciato): 24 fps FRAMES INTERLACCIATI O PROGRESSIVI Progressivo (progressive scan) è il contrario di interlacciato. Lo standard televisivo analogico PAL ha una frequenza di 50Hz (nel sistema NTSC invece ha una frequenza di 60Hz), quindi prevede che l'immagine sullo schermo cambi 50 (o 60) volte al secondo. Se la tecnologia video prevede una scansione interlacciata delle immagini, il filmato conterrà 25 fps (29,97), ognuno dei quali costituito di 2 semiquadri (uno conterrà le linee pari, uno le dispari che insieme formano un'immagine nitida, appunto, interlaccaindosi): quindi 50 (60) semiquadri. Nella scansione progressiva invece il filmato contiene effettivamente 50 fps, quindi il frame cambia effettivamente 50 volte al secondo (nei 50Hz, 60 volte nei 60Hz) I-FRAMES Fotogrammi che contengono tutti i dati per costruire lintera immagine. La loro compressione è intra-frame, simile alla compressione JPEG delle immagini fisse, cioè si applica allinterno del fotogramma stesso. Il processo di compressione rimuove le informazioni ridondanti contenute nel fotogramma stesso, senza tenere conto delle informazioni contenute negli altri fotogrammi B-FRAMES Fotogrammi predittivi bidirezionali composti tramite la valutazione delle differenze tra il fotogramma precedente e quello successivo. Contengono molte meno informazioni rispetto agli I-frames, quindi occupano meno spazio. Come anche per i P-frames, questi fotogrammi non sono visibili se non viene decodificato tutto il gruppo di fotogrammi, comprendendo un I-frame. I B-frames e i P-frames hanno una compressione inter-frame: al fine di rimuovere i dati in comune, la compressione inter-frame effettua una comparazione dei fotogrammi consecutivi ottenendo uninformazione differenziale. P-FRAMES Fotogrammi che contengono solo informazioni predittive, non sufficienti per ricostruire lintera immagine, generate tenendo conto della differenza tra il fotogramma e il suo precedente PERSISTENZA SPAZIALE (la stessa informazione ripetuta nello spazio) Uno schema di compressione spaziale può essere descritto in questo modo: per ogni pixel (la parte più piccola di unimmagine digitalizzata), il codec verifica se i pixel successivi in quella fila sono uguali, dello stesso colore, luminosità ecc: verifica cioè se esiste una serie di pixels uguali. Quindi, sostituisce il primo pixel con un numero che indica una serie di pixels, il colore (o luminosità ecc ) della serie e la lunghezza della serie. In questo modo uninformazione che riguarda la posizione (il pixel nella riga 3, colonna 4 è rosso) viene sostituita con un'informazione che riguarda la frequenza (ogni terzo pixel è rosso). Questa funzione matematica si chiama DCT (discrete cosine = coseno transform), quella inversa è detta iDTC : porzioni quadrate di immagine della dimensione di 64 pixels (8 righe, 8 colonne ma a volte anche 16x16) vengono trasformate in sequenze di 64 coefficienti che sono in relazione con unanalisi della frequenza della porzione. Coefficienti più bassi corrispondono a frequenze più basse (per esempio uno stacco sfumato da un colore a un altro), coefficienti più alti corrispondono a frequenze alte (stacchi netti nel colore o nella luminosità). Più alto è il coefficiente, più alta la frequenza a cui si riferisce, meno accuratamente deve essere rappresentato. Altri modi di compressione dell'immagine video basati su calcoli spaziali si riferiscono ad un metodo di scomposizione e ricomposizione dell'immagine più complesso definito a onde. Le variazioni di frequenza sono calcolate nella maggiore o minore ampiezza delle onde rispetto a unonda madre, cioè a una data frequenza di riferimento. PERSISTENZA TEMPORALE (la stessa informazione ripetuta nel tempo) La compressione temporale si basa sull'utilizzo, per comprimere un frame, delle informazioni relative al frame precedente. Invece di descrivere ogni pixel in ogni frame, la compressione temporale descrive tutti i pixels nel primo frame, e nei frames successivi descrive solo i cambiamenti di pixels rispetto al primo frame. Questa tecnica si chiama anche frame differencing e viene usata dal codec in combinazione con la precedente. |
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