100 % precario
In occasione della seconda edizione della Sagra del Precario, il collettivo di autoproduzioni video mob-com, ha realizzato un documentario dociale indagando sul legame tra precarietà ed immaginario collettivo.
autore Mob-com
email mob-com@email.it
citta' Livorno
data 26/05/2007
nome del file ngv_li_it_20070427_100_precairo.mpg
durata 00:14:13 (hh:mm:ss)
cd 120
grandezza 142.1 Mb
lingua it
mime type ()
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In occasione della seconda edizione della Sagra del Precario, il collettivo di autoproduzioni video mob-com, ha realizzato un documentario dociale indagando sul legame tra precarietà ed immaginario collettivo.
Abbiamo cercato di analizzare i desideri, le reazioni, i sentimenti la normalità dei precar*, chidendoci se:
Esiste un immaginario precario?
La normalità è irraggiungibile per il precario, quindi il precario stesso si fa anormale. Viene rappresentata una normalità irragiungibile alimentata da un meccanismo di delirante desiderio.
Il precario non riesce a ribellarsi a questo meccanismo imponendo il suo stile di vita, il suo modello, in quanto non esiste un immaginario condiviso, un modello di comportamento condiviso, degli strumenti di lotta per rivendicare una via d'uscita dall'impasse.
Esistono differenze sostanziali tra ciò che desiderano gli operai, i ricercatori universitari, gli operatori del call center, gli impiegati?
No, certo è che la mancanza di riferimenti, di momenti di rottura e di conflitto, di una presa di coscienza collettiva, portano necessariamente alla mancanza di una consapevolezza da parte di tutti questi individui di condividere simboli ed informazioni in grado di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità stessa.
Ma c'è una via di scampo.
Si segnalano, sparpagliate in giro, forme di cospirazione individuale e collettiva.
Si verifica una progressiva trasformazione dellla percezione collettiva del concetto stesso di laoro che appare cosa diversa dal luogo della
dignità che ha portato alla luce la classe operaia.
Si sta sviluppando sviluppa, in forma embrionale, imprecisata e irregolare, la cospirazione precaria.
Abbiamo cercato di analizzare i desideri, le reazioni, i sentimenti la normalità dei precar*, chidendoci se:
Esiste un immaginario precario?
La normalità è irraggiungibile per il precario, quindi il precario stesso si fa anormale. Viene rappresentata una normalità irragiungibile alimentata da un meccanismo di delirante desiderio.
Il precario non riesce a ribellarsi a questo meccanismo imponendo il suo stile di vita, il suo modello, in quanto non esiste un immaginario condiviso, un modello di comportamento condiviso, degli strumenti di lotta per rivendicare una via d'uscita dall'impasse.
Esistono differenze sostanziali tra ciò che desiderano gli operai, i ricercatori universitari, gli operatori del call center, gli impiegati?
No, certo è che la mancanza di riferimenti, di momenti di rottura e di conflitto, di una presa di coscienza collettiva, portano necessariamente alla mancanza di una consapevolezza da parte di tutti questi individui di condividere simboli ed informazioni in grado di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità stessa.
Ma c'è una via di scampo.
Si segnalano, sparpagliate in giro, forme di cospirazione individuale e collettiva.
Si verifica una progressiva trasformazione dellla percezione collettiva del concetto stesso di laoro che appare cosa diversa dal luogo della
dignità che ha portato alla luce la classe operaia.
Si sta sviluppando sviluppa, in forma embrionale, imprecisata e irregolare, la cospirazione precaria.
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