Jazz: Action Painting 2001 TPO
TPO bologna 2001 P.A.F. Trio Special Project: PAOLO FRESU, tromba, flicorno FURIO DI CASTRI, contrabbasso ANTONELLO SALIS, piano, fisarmonica Action painting con GABRIELE AMADORI (pittura, scenografia e luci)
autore Tpo
email tpo@ecn.org
citta' bologna
data 16/02/2007
nome del file ngv_bo_it_20011212_jazz_action_painting_2001_tpo.avi
durata 00:30:20 (hh:mm:ss)
cd 104
grandezza 174.22 Mb
lingua it
mime type ()
durata 00:30:20 (hh:mm:ss)
cd 104
grandezza 174.22 Mb
lingua it
mime type ()
TPO bologna 2001 P.A.F. Trio Special Project: PAOLO FRESU, tromba, flicorno FURIO DI CASTRI, contrabbasso ANTONELLO SALIS, piano, fisarmonica Action painting con GABRIELE AMADORI (pittura, scenografia e luci)
2000 2001 jazz marmo. (che ha ospitato tra l'altro il progetto legato alla pittura con Polo fresu ed lo scenografo Amadori
comunicato stampa di chiusura/rinnovo rassegna Mar.Mo:
Ci troviamo nei profondi ma meravigliosi acquari di viale Lenin, nuova sede (provvisoria ) del tpo . Abituati ma non rassegnati alla precarieta` dello spazio, continueremo a navigare su una grossa barca di contenuti (nei contenitori-acquari): la rassegna musicale (jazz, musica sperimentale e contemporanea), che in 5 anni ha portato un grosso successo di pubblico e critica .
Esperienza importante fatta di artisti di diverso linguaggio ed evoluzione musicale, pubblico jazz ma non solo, eterogeneita` che si incontrano fondendosi in nuovi magma. In questa nuova stagione abbiamo deciso di avere nuovi incontri con realta` che da anni fanno musica nella nostra citta`.
Fin dal primo anno di occupazione abbiamo sfidato le consuetudini di spazi abituati a generi musicali legati alla propria nicchia culturale e di immaginario. Noi in 5 anni siamo riusciti a creare nuove connessioni musicali fatte di sonorita` che in spazi come il nostro creavano atmosfere atipiche anche per i musicisti stessi. Un passo che nella politica culturale bolognese non era mai stato affrontato (e noi l'abbiam fatto senza alcun finanziamento pubblico o privato). Faticoso sicuramente, non dimentichiamo che ci sono state serate in cui il pubblico era veramente minimo in altre era eccessivamente numeroso tanto da dover chiudere l'ingresso (non abbiamo MAI pensato che un buon concerto lo si potesse giudicare dal numero di spettatori).
Ritornando alle vasche di viale Lenin con un po di fatica si cerca di ripercorrere con le pinne e il boccaglio il viaggio intrapreso in via Irnerio.
Non si chiamera` piu' jazz marmo (dedicato a Marco Morri, un nostro caro amico occupante nonchè §iornalista ) ma sempre a lui dedicato Sonorita` dei Ma-Ri .
2000 2001 jazz marmo. (che ha ospitato tra l'altro il progetto legato alla pittura con Polo fresu ed lo scenografo Amadori
comunicato stampa di chiusura/rinnovo rassegna Mar.Mo:
Ci troviamo nei profondi ma meravigliosi acquari di viale Lenin, nuova sede (provvisoria ) del tpo . Abituati ma non rassegnati alla precarieta` dello spazio, continueremo a navigare su una grossa barca di contenuti (nei contenitori-acquari): la rassegna musicale (jazz, musica sperimentale e contemporanea), che in 5 anni ha portato un grosso successo di pubblico e critica .
Esperienza importante fatta di artisti di diverso linguaggio ed evoluzione musicale, pubblico jazz ma non solo, eterogeneita` che si incontrano fondendosi in nuovi magma. In questa nuova stagione abbiamo deciso di avere nuovi incontri con realta` che da anni fanno musica nella nostra citta`.
Fin dal primo anno di occupazione abbiamo sfidato le consuetudini di spazi abituati a generi musicali legati alla propria nicchia culturale e di immaginario. Noi in 5 anni siamo riusciti a creare nuove connessioni musicali fatte di sonorita` che in spazi come il nostro creavano atmosfere atipiche anche per i musicisti stessi. Un passo che nella politica culturale bolognese non era mai stato affrontato (e noi l'abbiam fatto senza alcun finanziamento pubblico o privato). Faticoso sicuramente, non dimentichiamo che ci sono state serate in cui il pubblico era veramente minimo in altre era eccessivamente numeroso tanto da dover chiudere l'ingresso (non abbiamo MAI pensato che un buon concerto lo si potesse giudicare dal numero di spettatori).
Ritornando alle vasche di viale Lenin con un po di fatica si cerca di ripercorrere con le pinne e il boccaglio il viaggio intrapreso in via Irnerio.
Non si chiamera` piu' jazz marmo (dedicato a Marco Morri, un nostro caro amico occupante nonchè §iornalista ) ma sempre a lui dedicato Sonorita` dei Ma-Ri .
|
suggerimenti in tema | commenti (aggiungi nuovo)
|