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Il marcio su Roma
29 ottobre 2005: le merde fasciste manifestano, contemporaneamente al corteo nazionale sul diritto all'abitare, per ricordare la marcia su Roma...
autore SpegniLaTv
email spegnilatv@spegnilatv.it citta' roma data 18/11/2005
nome del file ngv_rm_it_20051103_il_marcio_su_roma.avi
durata 00:02:11 (hh:mm:ss) cd 71 grandezza 13.89 Mb lingua it mime type avi divx (video/avi) domenica, ottobre 30, 2005
29/10/05 Manifestazione della Fiamma Tricolore a Roma 29 ottobre a Roma sfilano i fascisti Da Repubblica, cronaca di Roma 30 ottobre: Insulti pesantissimi a Romano Prodi e Walter Veltroni con qualche minaccia nemmeno tanto velata ( "Prodi ce lo mangeremo a pezzettini" ), oltre ai saluti al "prigioniero politico Saddam Hussein e al presidente dell'Iran che ha detto cose che in tanti pensano", con evidente riferimento alla cancellazione di Israele dalle mappe geografiche auspicato dal leade Mahmud Ahmadinejad (...) Dal Messaggero, cronaca di Roma 30 ottobre: Due cortei, partiti da due aree di Roma e da due posizioni politiche opposte. Prima, dalle 14, la manifestazione sull’emergenza casa che ha raccolto al punto di partenza, Porta Pia, almeno diecimila persone da molte regioni d’Italia (gli organizzatori dicono 30 mila). Poi, dalle 17, il corteo di Fiamma tricolore (all’indomani dell’anniversario della marcia su Roma, anche se gli organizzatori hanno posto come tema della giornata tre parole: “identita', sovranita' e socialita'”). Entrambe le manifestazioni, oltre a paralizzare la circolazione a Roma, hanno fatto mobilitare le forze dell’ordine, con centinaia di agenti. La preoccupazione era rappresentata dall’ipotesi che i due cortei potessero, in qualche modo, venire a contatto fra di loro. In realta' tutto si e' svolto senza incidenti. Ma con uno strascico di polemiche che ha accompagnato la conclusione della manifestazione di Fiamma tricolore. Il corteo e' stato caratterizzato da una evidente simbologia fascista che ha lasciato attoniti i turisti, specialmente quelli inglesi, che hanno visto sfilare i giovani (e non giovani) con i bomber neri, i saluti romani, i cori “duce, duce” e “boia chi molla”. Accompagnati da torce rosse, hanno percorso via dei Fori imperiali preceduti dalle forze dell’ordine, con un effetto scenografico inedito. Infine, a piazza Venezia, vicino all’Altare della Patria, il comizio. E qui - il riferimento al passato 'fin troppo scontato - sono risuonate, insieme al discorso del leader Luca Romagnoli, ma anche a qualche proclama molto offensivo contro il sindaco Walter Veltroni (ma non solo) e alla solidarieta' al prigioniero politico Saddam', le urla “duce, duce”. E si sono rivisti i saluti romani. 'Che emozione - ha confermato Romagnoli - in questa piazza...'. In serata il commento di un esponente del Campidoglio, il portavoce della maggioranza Silvio Di Francia: 'Che ci siano giovani e non giovani mascalzoni per fortuna minoranza non e' una novita'. Non si capisce per 'l’acquiescenza e la tolleranza, da parte di chi e' preposto all'ordine pubblico, che ha consentito loro di manifestare sotto i balconi di piazza Venezia. Roma non merita questo, non lo merita la sua storia, non lo merita la civilta' di questo paese. (...)
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