|
Amnistia
due presentazioni del video Amnistia, di Oreste Scalzone e Roberto Silvi
autore Orfeo Telestreet
email orfeotv@telestreet.it citta' bologna data 23/05/2005
nome del file ngv_bo_it_20050518_amnistia.avi
durata 00:29:31 (hh:mm:ss) cd 71 grandezza 230.99 Mb lingua it mime type avi divx (video/avi) due presentazioni del video Amnistia, di Oreste Scalzone e Roberto Silvi
------- 23/04/2005 APPELLO PER ORESTE SCAlLZONE E L'AMNISTIA Iniziativa di appoggio alla battaglia di Oreste per l'amnistia e richiesta esplicita perchè sospenda lo sciopero della fame e non metta ulteriormente in pericolo il suo già difficile stato di salute. Quest'appello parte su richiesta di amici e compagni, preoccupati dalla determinazione di Oreste di proseguire ad oltranza lo sciopero della fame. Vi preghiamo di inviare le vostre mail di adesione a adminoresteblog@gmail.com I dati ricevuti verranno trattati con carattere di riservatezza assoluta, saranno pubblicati esclusivamente nomi e cognomi. AMNISTIA ITALIA Noi firmanti appoggiamo l'iniziativa di sciopero della fame intrapresa da Oreste Scalzone con i seguenti obbiettivi: * Un'iniziativa popolare per l'immediato ristabilimento delle forme di "attenuazione" nell'esecuzione della pena, previste dalla legge penitenziaria detta "riforma-Gozzini", oggi di fatto svuotata e congelata . * Il lancio e la partecipazione all'organizzazione di una campagna per indire un referendum abrogativo della legge speciale del 92 che richiede il quorum dei 2/3, ovvero la "maggioranza qualificata", in materia di amnistia e indulto. * Una campagna per promuovere una "legge di iniziativa popolare" che riproponga il progetto d'indulto del '97. Ci impegnamo a sostenere e promuovere queste iniziative, pur nella diversità d'intenti e posizioni, assumendo collettivamente l'azione di Oreste Scalzone ed invitandolo al tempo stesso a sospendere immediatamente lo sciopero della fame, prima che il suo stato di salute sia irrimediabilmente compromesso. AMNISTIA ITALIA Coscienti delle oggettive difficoltà nel propagare questo appello nei media, nel sottoscriverlo ci impegnamo a riprodurre il medesimo copiandolo firmandolo e pubblicandolo sulle pagine di tutti i siti alternaivi con il testo Amistia Italia Firme,segnalandone i contenuti nei forum della stampa, nelle liste di discussione, inviando per mail il testo e l'indirizzo di questa pagina a chiunque possa sostenere l'iniziativa. http://orestescalzone.over-blog.com/ ----------------------------------- AMNISTIA: SCALZONE PESA 43,5 KG MA CONTINUA SCIOPERO FAME A PARIGI EX LEADER POTOP COMINCIA A RICEVERE SOLIDARIETA’ L’"assordante silenzio" sull’amnistia comincia a infrangersi ma ad Oreste Scalzone non basta. L’ex leader di Potere Operaio rifugiato a Parigi, in sciopero dalla fame da 12 giorni, ha cominciato ad ottenere risultati con la sua azione ma proprio i messaggi di solidarieta’ sono per lui "un invito ad andare avanti, perche’ sono il segnale che l’iniziativa funziona". Scalzone, 58 anni, pesa oggi 43 chili e mezzo, e va avanti con una pressione minima a 55 e massima a 79. Dal 7 aprile si rivolge ai suoi "pari", ex compagni di movimento e personalita’ della sinistra italiana con i quali ha condiviso il passato, affinche’ si mobilitino per l’amnistia. Punto di riferimento dei fuorusciti italiani in Francia, Scalzone e’ stato ricoverato giorni fa all’ospedale ’Saint-Antoine’ di Parigi per un malore. I medici gli hanno intimato di sospendere lo sciopero della fame, poi lo hanno dimesso. Ma venerdi’ dovra’ tornare in ospedale per un controllo e - vista la sua cartella clinica - i sanitari gli hanno annunciato che non potranno dimetterlo neppure se sospendera’ lo sciopero della fame. Scalzone e’ da tempo affetto da una fibrosi scaturita da un’epatite. "So benissimo che questo strumento ha una sua ambiguita’ - ha spiegato oggi di fronte a giornalisti e a un folto comitato di sostegno - ma ho voluto sfruttare la mossa geniale di Marco Pannella, che ha aperto una finestra provocando una ventata fortissima. Lui, che e’ un politico, si rivolge ai suoi pari e chiede un’amnistia. Io percorro una strada a margine, mi rivolgo ai miei pari, a chi ha condiviso tanto con me in passato. Per giorni nessuno ha detto niente, neppure i possibili beneficiari di un’amnistia. Che non aprano bocca i politici italiani, da Violante a Castelli, e’ meno assurdo. Che non parlino gli altri e’ inaccettabile". Fa cinque nomi, cinque compagni di strada dai quali si aspetta qualcosa in piu’: Rossana Rossanda, Dario Fo, Franca Rame, Pietro Ingrao, Mario Tronti. A loro chiede una parola, per riaprire il dibattito. Parole in favore dell’amnistia finora gli sono giunte da piu’ parti e da quelle ha tratto motivi per continuare nella sua azione: dai Cobas italiani, che gli chiedono di smettere con lo sciopero della fame, da Paolo Cento dei Verdi, da Giovanni Russo Spena e Giuliano Pisapia, da familiari dei rifugiati in Francia. Poi e’ lui stesso a ricordare che per aprire una discussione sull’amnistia si sono pronunciati personaggi come Giulio Andreotti e Francesco Cossiga. Contro la "tossicomania della pena", Oreste Scalzone e’ determinato a proseguire e lo fa con la consueta verve e l’instancabile voglia di parlare. Se dovesse sospendere lo sciopero della fame, annuncia un’altra azione:tornera’ in Italia "a bussare alla porta della prigione di Paolo Persichetti", suo amico ed ex rifugiato in Francia ora in carcere in Italia, se continueranno a negargli i benefici della legge Gozzini sulle misure alternative alla detenzione. La prescrizione della pena di Scalzone (10 anni di reclusione) scatterebbe il 4 ottobre 2006, ma - ha annunciato oggi l’ex leader di Potere Operaio - "se per giugno prossimo la Gozzini non sara’ applicata a Persichetti, andro’ in Italia per denunciarlo. Al limite mi faro’ qualche anno di carcere. Meno rischioso che uno sciopero della fame prolungato". (ANSA)
|
||
hosting · ISOLE NELLA RETE · AUTISTICI.ORG / INVENTATI.ORG |