Monza - benvenuti alla grande festa del Natale Precario…
Monza, 19 dicembre 2004: Buon natale a tutti voi! …benvenuti alla grande festa del Natale Precario…
autore Indymedia email italy@indymedia.org
citta' monza
data 29/12/2004
nome del file ngv_mz_it_20041221_natale_precario_video.mpg
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cd 65
grandezza 55.8 Mb
lingua it
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Monza, 19 dicembre 2004: Buon natale a tutti voi! …benvenuti alla grande festa del Natale Precario…
Potrete assistere alla magnifica rappresentazione della nostra vita. E fatevi avanti signori, è tutto magicamente reale.
Scusate, quasi dimentichiamo …prima di tutto le presentazioni… siamo i folletti e le fatine precari/e…sì, avete capito bene, siamo proprio come quelli di Babbo Natale, saltelliamo da un posto all’altro, trovando da lavorare solo pochi mesi all’anno…ovviamente di garanzie non ne abbiamo, la maternità, le ferie, la tredicesima, gli infortuni pagati sono solo un sogno, di pensione meglio non parlarne. E quando l’azienda, in nome del profitto ordina, non ci sono “ma” che tengano, bisogna obbedire senza fiatare. Oppure ricominciare a saltellare. Siamo costretti a costruire giochi sempre più belli con cui tanto noi non possiamo giocare. Siamo folletti e fatine simpatiche con i nostri cappelli buffi, ma sotto siamo, come voi, studentesse, migranti, disoccupati, lavoratrici interinali, a progetto, a chiamata, in nero… PRECARI E PRECARIE.
Siamo assolutamente ricattabili: il lavoro lo possiamo perdere da un momento all’altro, mese per mese viviamo nell’ansia del rinnovo del contratto, e se ciò non avviene come paghiamo casa, salute, istruzione? Sono così premurosi che addirittura si occupano di organizzarci splendide serate… a chiudere un supermercato o a rifornirlo per la prossima festa del consumo; sabati e domeniche passati ad allestire vetrine o a rispondere a telefoni per 10 ore di fila… e non importano i nostri futili impegni, i nostri affetti, i nostri interessi, noi stessi. Siamo come voi, tra di voi, sempre più numerosi. Anche in questa città, in cui ormai manca l’aria… guardatevi intorno… siamo assediati dai centri commerciali, sempre più grossi, sempre più affollati di lavoratori e clienti precari. E anche il centro città non è molto diverso, vero?
Questa è la situazione.
Siamo folletti e fatine precarie, non fessi.
Siamo tutti per le strade di Monza, a voi manca il cappello, ma come noi non avete libero accesso ai diritti, ai saperi, alle tecnologie e alla condivisione di tutto ciò. Siamo per le strade di Monza a fare una magia, perché bisogna che ci riappropriamo del nostro tempo, dei nostri affetti, della nostra vita.
Perché bisogna smettere di saltare.
Folletti e Fatine precari e precarie
Potrete assistere alla magnifica rappresentazione della nostra vita. E fatevi avanti signori, è tutto magicamente reale.
Scusate, quasi dimentichiamo …prima di tutto le presentazioni… siamo i folletti e le fatine precari/e…sì, avete capito bene, siamo proprio come quelli di Babbo Natale, saltelliamo da un posto all’altro, trovando da lavorare solo pochi mesi all’anno…ovviamente di garanzie non ne abbiamo, la maternità, le ferie, la tredicesima, gli infortuni pagati sono solo un sogno, di pensione meglio non parlarne. E quando l’azienda, in nome del profitto ordina, non ci sono “ma” che tengano, bisogna obbedire senza fiatare. Oppure ricominciare a saltellare. Siamo costretti a costruire giochi sempre più belli con cui tanto noi non possiamo giocare. Siamo folletti e fatine simpatiche con i nostri cappelli buffi, ma sotto siamo, come voi, studentesse, migranti, disoccupati, lavoratrici interinali, a progetto, a chiamata, in nero… PRECARI E PRECARIE.
Siamo assolutamente ricattabili: il lavoro lo possiamo perdere da un momento all’altro, mese per mese viviamo nell’ansia del rinnovo del contratto, e se ciò non avviene come paghiamo casa, salute, istruzione? Sono così premurosi che addirittura si occupano di organizzarci splendide serate… a chiudere un supermercato o a rifornirlo per la prossima festa del consumo; sabati e domeniche passati ad allestire vetrine o a rispondere a telefoni per 10 ore di fila… e non importano i nostri futili impegni, i nostri affetti, i nostri interessi, noi stessi. Siamo come voi, tra di voi, sempre più numerosi. Anche in questa città, in cui ormai manca l’aria… guardatevi intorno… siamo assediati dai centri commerciali, sempre più grossi, sempre più affollati di lavoratori e clienti precari. E anche il centro città non è molto diverso, vero?
Questa è la situazione.
Siamo folletti e fatine precarie, non fessi.
Siamo tutti per le strade di Monza, a voi manca il cappello, ma come noi non avete libero accesso ai diritti, ai saperi, alle tecnologie e alla condivisione di tutto ciò. Siamo per le strade di Monza a fare una magia, perché bisogna che ci riappropriamo del nostro tempo, dei nostri affetti, della nostra vita.
Perché bisogna smettere di saltare.
Folletti e Fatine precari e precarie
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