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Genova senza risposte
"La paura che la gente non ti creda, creda che esageri, che non è possibile che quello che dici di aver visto è vero".
autore Federico Micali
email micali@studiomedia.it citta' genova data 25/07/2004
nome del file ngv_ge_it_20010721_genova_senza_risposte.avi
durata 01:16:52 (hh:mm:ss) cd 51 grandezza 650.99 Mb lingua it mime type avi mp4 (mp4) di Teresa Paoli Stefano Lorenzi e Federico Micali
"La paura che la gente non ti creda, creda che esageri, che non è possibile che quello che dici di aver visto è vero". GENOVA SENZA RISPOSTE nasce dalla voglia e dalla necessità di raccontare la settimana del G8 di Genova dal 16 al 22 luglio 2001, seguendo il flusso degli avvenimenti nell'obiettività del contrasto tra colori e violenze che definisce pienamente il paradosso di quanto accaduto. Girato interamente in digitale e con tecnologia leggera, è stato trasposto in pellicola b/n 35mm grazie all'intervento della distribuzione Pablo di Gianluca Arcopinto che ne ha consentito la diffusione nel circuito cinematografico nazionale. “Rapporto sui fatti del controvertice di Genova da lunedi 16 luglio al sabato 21 luglio 2001 con una testimonianza sulle infamie poliziesche nella caserma di Bolzaneto e le immagini della scuola Pertini (già Diaz) dopo il blitz di sabato notte. Il video originale è stato ampliato di 18 minuti con un aggiornamento al luglio 2002, diviso in 4 capitoli: 1)sullo stato delle indagini, secondo i legali del Genoa Legal Forum, 2) le denunce di due sanitari, 3) gli effetti del gas CS, il cui uso in guerra è stato vietato da convenzioni internazionali per le loro conseguenze irreversibili (furono sparati 6.200 lacrimogeni), 4) le ipotesi su Piazza Alimonda con la controinchiesta sulla morte di Carlo Giuliani. Un film no-profit e no-copyright che grazie all'intervento della distribuzione Pablo di Gianluca Arcopinto, è stato trasposto in pellicola bianco e nero. Impaginato con lucida ed incalzante efficacia, è un film militante di controinformazione che mostra in azione i vari gruppi di quelle giornate: i disobbedienti, gli emigranti, i pacifisti di Lilliput, i black bloc dalla tattica distruttiva, i cobas, le donne, i ragazzi, i vecchi, le repressioni indiscriminate delle forze dell'ordine, secondo una precisa e prestabilita strategia. Oltre alla rabbia e all'indignazione, può suscitare sgomento, ansia, paura. E' un film dell'orrore che fa riflettere. ***/**** “ (da “Il Morandini” - Dizionario dei Film 2004) "The fear that people won't believe you, that they will think you are exaggerating, that what you say you have seen could not possibly be true". GENOVA SENZA RISPOSTE comes about from the desire and from the need to relate the G8 week in Genoa, from the 16th to the 22nd of July 2001, following the flow of events in the objectivity of the contrast between colours and violence which fully defines the paradox of that which happened. Filmed entirely in digital and with light technology, it was transposed to black and white 35mm film thanks to Gianluca Arcopinto's Pablo distributions, which enabled the release into the national cinematographic circuit. The film begins with the images and contents of the counter-summit organized by the Genoa Social Forum, touching upon the concert by Manu Chao, prelude to the first mass demonstration, the peaceful and joyous march of the immigrants. The events of Friday 20th July are reconstructed chronologically according to the movements of the various ideological groups, the undisturbed destruction carried out by the black bloc, and the police force's indiscriminate and violent repression which culminated with the killing of Carlo Giuliani, only to continue the next day with the shattering of a march by 300,000 demonstrators, the violence within the Bolzaneto barracks and the blitz carried out at the Pertini (ex-Diaz) school – related through testimonies and eloquent images. The film is followed up by a Post Scriptum – seen as a meditation imposed, a year after the events, by the need to give an account of the new developments – which is composed of four chapters: the situation regarding the legal investigation, the doctors and sanitary workers in th streets and at Bolzaneto, the effects of the CS gases used, and the counter-investigation into the death of Carlo Giuliani.
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