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Tv-Piquetera
In Argentina nel movimento una telestreet pirata piquetera
autore
citta' argentina data 10/04/2004
nome del file ngv_ar_es_20040401_argentina_tv_piquetera.avi
durata 00:15:33 (hh:mm:ss) cd 40 grandezza 82.97 Mb lingua es mime type avi divx (video/avi) Tv-Piquetera
" Stiamo lavorando per costruire un identità e pensiamo che essa riflette gli specifici interessi e necessità della classe lavoratrice e degli sfruttati. La camera è un attrezzo, un'altra arma."-Grupo Alvario Tv-piquetera è germogliata-diretta da Enrique Carigao and Ricardo Leguizamon due piquetero fra il 19 e 20 dicembre 2001, ma il progetto no è decollato fino a che il grupo Alavio non ha reso disponibili il broadcast il 25 settembre del 2003. E' stato durante un blocco stradale alla multinazionale della birra, Quilmes, che i manifestanti hanno trasmesso in diretta il segnale televisivo pirata su un canale locale. Uno degli obiettivi delle trasmissioni è di combattere la criminalizzazione da parte dei mass-media delle azioni di sostegno alla fabbrica in lotta e spiegare le richieste dei piquetero sull' occupazione e la dignità del lavoro. Durante le trasmissioni i piquetero hanno espresso con le loro parole le ragioni della protesta dando le prime immagini delle azioni e descivendo chi è veramente un piquetero. Nella terza trasmissione del 8 novembre 2003 ha spostato la regia e l'ha piazzato nella sede del MUP-20 comunity-center in un quartiere povero di SanMartin ,Solano, nella periferia di Buenos Aires. Nel giorno della messa in onda il trasmetitore arrivo come previsto, i piquetero del MUP e diversi altri hanno pertecipato tutti contribuendo in varie maniere al collettivo, allestendo una sale pose in cucina e innalzando l'antenna sul tetto.Sebbene questa fosse solo la terza trasmissione ognuno ha imparato in fretta e ha partecipato ad ogni aspetto dell'esperienza della comunità televisiva.I partecipanti facilmente hanno preso dimestichezza con le camere imparando velocemente come inquadrare e zoomare e quasi tutti si sono avvicendati nella conduzione del programma. La trasmissione è cominciata alle 3.00pm ed è finita alle 10.30pm. Il bollettino di MUP-20 ha spiegato le motivazioni della trasmissione: "dimostrare che non è necessario dipendere da capi o proprietrari per produrre da soli visibilità e comunicare con il proprio quartiere." Raccontare la propria storia con il proprio media è pensare con una logica differente da quella che ci impone il sistema. La programmazione giornaliera include anche servizi gia realizzati sui blocchi dei piquetero, sull' inquinamento delle acque da parte delle fabbriche, sulle proteste per i detenuti politici, sulla Bolivia dopo l'insurrezione, sulla resistenza in Iraq, sul recupero della fabbrica Brukman, sui recenti attacchi del governo contro le organizzazioni dei disoccupati, sul progetto popolare di forno del gruppo MUP-20, sulla cucina per i bambini e lezioni di cucito e giardinaggio. Con l' introduzione di ogni servizio, i partecipanti dei video spiegano come i disoccupati cerchino di costruire una comunità migliore mentre combattono per un posto di lavoro e precisano che pure loro sono madri e padri, non criminali come la stampa ufficiale li descrive. La vasta gamma di contenuti riflette non solo la complessità e la consapevolezza del movimento dei piquetero, ma anche l' integrazione con le problematiche locali, nazionali e internazionali. Rendere accessibili tecnologie e mezzi per sfruttare i canali attraverso una democratizzazione della produzione audiovisiva e del linguaggio è stata una priorita del Grupo Alavio. Parlando della autoproduzione documentaristica del Grupo Alavio, " nel contesto del monopolio dell' informazione da parte dei mass-media intendiamo creare uno spazio dove il protagonista in lotta puo narrare la sua storia." . Dalla progettazione del contenuto all' uso delle tecnologie necessarie per la direzione di uno studio, i partecipanti aquistano le capacità di utilizzare le tecnologie e mandare la tv-piquetera in onda.Di conseguenza i volantini sparsi per il quartiere San Martin avvertono delle trasmissioni con lo slogan, "progammazioni dalle nostre vicinanze alle nostre prospettive". Per tv-piquetera il media multidirezionale è l' ideale anche perchè troppo spesso i media alternativi si estendono in una diffusione unidirezzionale o asimmetrica. Camminando per le vicinanze della messa in onda, si nota che quasi ogni televisore è sintonizzato su tv-piquetera.Sul tardi della trasmissione qualche piquetero ando fuori con una camera e visito le vecchie case che stavano guardando il programma. Domandammo ai vicini un parere sulle trasmissioni, sui problemi della comunità e su come i disoccupati intendono la lotta dei lavoratori. I programmi si conclusero con questi interventi- creando una sorta di ciclo di risposte - che erano un esempio simbolico di cosa era accaduto durante le trasmissioni. "Questa trasmissione era un valore aggiunto all'identità dei lavoratori e una rottura con l' esclusione", rifletteva Fabin Pierucci, del Grupo Alavio, " mostrando la realà di tutti i giorni della gente, permette ai vicini di identificarsi uno con l' altro e costruendo solidarietà rompere con le egemonie." E oltre la messa in onda, l'esperienza apre uno spazio tra i video-makers e i membri della comunità per intraprendere un dialogo. Nei giorni seguenti alla trasmissione, i piqueteros, i vicini, gli attivisti e i video makers parlarono assieme su cosa significava vedere se stessi rappresentati in tv e su come essere capaci di crearsi un proprio immaginario. Mentre molti nei movimenti sociali e dei media alternativi hanno lanciato una via per l' autocritica, TV-piquetera incoraggia l' introspezione. Da allora TV-piquetera è pienamente integrata nel movimento, discute gli ordini del giorno specifici, il dibattito interno e i punti precisi di contraddizione del movimento. Il Grupo Alavio e i partecipanti a TV-piqutera riconoscono che acutizzando o trasformando i contenuti politici in un' apologia non critica non è utile. Invece il loro obiettivo è produrre materiale che gemeri dibattito e critica promuovendo cosi lo sviluppo e il riprodursi del movimento. Senza essere integrato nel movimento, gli interventi e la partecipazione al dibattito interno sono impossibili, come altri collettivi ad esempio Indymedia-Argentina hanno dimostrato. L' obiettivo di TV-piqutera è di trasmettere in differenti quartieri con l'intenzione infine di costruire un network comunitario di stazioni televisive che possono funzionare autonomamente sotto un più largo obrello di collaborazioni e supporti reciproci. Queste stazioni agiranno indipendenti senza essere ostacolate da un processo decisionale verticale. Durante l' assemblea del MUP-20 a seguito delle trasmissioni, i partecipanti hanno discusso sull' utilità dell' esperienza televisiva e hanno riflettuto sul suo significato. "Qualcuno ci ha chiesto "come mai siete disoccupati e avete una stazione televisiva?" noi abbiamo detto "Chi non dovrebbe avere accesso ai propri media? noi abbiamo il diritto a organizzare noi stessi e avere accesso agli strumenti per la liberazione" ha detto Maria piquetera del MUP-20. "I nostri vicini possono venire a sapere della nostra lotta non come i network televisivi ci mostrano "pigri e violenti" ma come vicini e colleghi con gli stessi problemi di disoccupazione e povertà." "Forse i vicini che vedono le nostre trasmissioni saranno interessati e diventeranno dei colleghi attivisti. " Tratto e tradotto dalla rivista argentina Grupo Alavio 2 Dicembre 2003 Teleimmagini?
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