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Renato Curcio presenta le ricerche sul precariato a Crash! - 2a Parte
1 marzo 2007 al laboratorio occupato del precariato sociale Crash!, Curcio presenta dei lavori della cooperativa Sensibili alle Foglie. Numerosissima la partecipazione all'incontro: già dalle 20 in via Zanardi erano moltissime le persone arrivate... autore BAZ email baz@ecn.org citta' bologna data 25/05/2007
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durata 00:59:53 (hh:mm:ss) cd 120 grandezza 216.47 Mb lingua it mime type () 1 marzo 2007 al laboratorio occupato del precariato sociale Crash!, Curcio presenta dei lavori della cooperativa Sensibili alle Foglie. Numerosissima la partecipazione all'incontro: già dalle 20 in via Zanardi erano moltissime le persone arrivate per la presentazione dei lavori della cooperativa. Renato Curcio presenta i percorsi di autonarrazione dei lavoratori precari che hanno collaborato con la cooperativa, raccontando storie comuni di chi sempre più frequentemente si trova a dover destreggiarsi come un acrobata tra contratti a progetto e lavori di pochi giorni, in un'instabilità che non investe però solo il tempo strettamente lavorativo. Curcio porta l'esempio dei lavoratori delle catene di grande distribuzione, i quali si trovano sempre più ricattabili da quello che il relatore non chiama più "contratto", ma "patto", tra il lavoratore e la catena, desrcivendo con queste parole quel processo di singolarizzazione che porta all'esistenza di contratti diversi per ogni lavoratore, rendendolo così tanto ricattabile da riuscirgli impossibile richiedere condizioni lavorative migliori o anche solo poter non accettare peggioramenti della propria situazione. Come ultimo argomento viene presentato l'ultimo libro di Curcio: "La trappola etica", nel quale viene affrontata la questione della responsabilità d'azienda, mostrata da diverse angolature e smascherata sempre tramite le narrazioni dei lavoratori. Dopo la presentazione inizia il dibattito: sono stati in molti a susseguirsi al microfono. In apertura l'intervento di un attivista di CRASH! che mette bene in evidenza il motivo per cui è stata costruita questa iniziativa: "Ora dal cantiere, dall'autonarrazione, bisogna passare alla lotta. Anche CRASH! ha mosso i primi passi da singoli che si sono raccontati i propri percorsi, la propria condizione di precari, e partendo dai bisogni condivisi è iniziato il nostro percorso di lotta. Si è cominciato dalla consapevolezza che la nostra condizione di precarietà lavorativa inizia con le leggi del pacchetto Treu e con la legge 30, e se l'atomizzazione che è parte integrante di questa condizione lavorativa rende difficile un'organizzazione sui luoghi di lavoro, sono molti altri i percorsi iniziati dai precari, che puntano a soddisfare i propri bisogni riprendendosi quello che gli è stato sottratto, dalla casa ai trasporti, all'università..." Sono rimasti delusi quelli che erano venuti per sentire parlare Curcio del proprio passato: "Il polverone mediatico sollevato in questi giorni si è rivelato per quello che era: un insieme di sterili polemiche; quello che ci interessava era poter discutere con un sociologo sul tema della precarietà, aggiungendo quello che è il nostro punto di vista, quello che viviamo ogni giorno nelle nostre lotte come nella vita quotidiana" conclude un altro attivista di CRASH! alla fine del dibattito.
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